GIOVEDI 8 giugno
VENERDI 9 giugno
SABATO 10 giugno
DOMENCIA 11 giugno
spettacolo unico ore 21.30
Regia: Patty Jenkins
Attori: Gal Gadot - Diana Prince/Wonder Woman, Chris Pine - Capitano Steve Trevor, Connie Nielsen - Regina Hippolyta, Robin Wright - Generale Antiope, Danny Huston - Generale Erich Ludendorff, David Thewlis - Sir Patrick, Saïd Taghmaoui - Sameer, Ewen Bremner - Charlie, Eugene Brave Rock - Chief, Lucy Davis - Etta Candy, Elena Anaya - Maru/Doctor Poison, Lisa Loven Kongsli - Melanippe, Samantha Jo - Euboea, Florence Kasumba - Senatrice Acantha, Mayling Ng - Orana, Dominic Kinnaird - Rüdiger Gerhard, Eleanor Matsuura - Epione, Madeleine Vall - Egeria, Doutzen Kroes - Venelia, Brooke Ence - Penthiselea, Ann Ogbomo - Phillipus, Jacqui-Lee Pryce - Niobe, Ann Wolfe - Artemis, Lilly Aspell - Diana a 8 anni, Emily Carey - Diana a 12 anni
Soggetto: William Moulton Marston - (personaggio), Zack Snyder, Allan Heinberg, Jason Fuchs
Sceneggiatura: Allan Heinberg
Fotografia: Matthew Jensen
Musiche: Rupert Gregson-Williams
Montaggio: Martin Walsh
Scenografia: Aline Bonetto
Arredamento: Anna Lynch-Robinson
Costumi: Lindy Hemming
Effetti: Maurizio Corridori, Mark Holt, Bill Westenhofer, Double Negative, The Moving Picture Company
USA, 2017 - Durata: 141 min.
Produzione: CHARLES ROVEN, DEBORAH SNYDER, ZACK SNYDER, RICHARD SUCKLE PER ATLASENTERTAINMENT, CRUEL & UNUSUAL FILMS, DC ENTERTAINMENT, WARNERBROS., IN ASSOCIAZIONE CON RAT-PAC DUNE ENTERTAINMENT LLC
Distribuzione: WARNER BROS. PICTURES ITALIA
Diana Prince era la principessa delle Amazzoni, cresciuta su un'isola paradisiaca al riparo dal mondo esterno e formatasi come guerriera invincibile. L'arrivo di un pilota americano, schiantatosi sulle coste e il suo racconto riguardo al violento conflitto che si sta scatenando oltre quei confini, inducono Diana a lasciare la propria casa, convinta di poter fermare la minaccia. Combattendo al fianco degli esseri umani in una guerra che porrà fine a tutte le guerre, lei scoprirà i suoi poteri e il suo vero destino.
CRITICA
"Bella,
bruna, imbronciata dea soldatessa e miss Israele, Gal Gadot, dopo 'Fast
and Furious', porta la spada, la cintura di Gea, la tiara telepatica,
capelli al vento, lazo d'oro forgiato da Efesto, body-corazza in attesa
che scoppi la Pace, certa che l'uomo si diverta di più con la guerra. Il
male sta dentro, lei la pensa come Camus: ha poteri sovrumani ma
capisce anche di morale corrente e di Londra dice che è atroce. Super
eroina che trasborda dall'era omerica al 1918, per la prima metà del
lungo film di Patty Jenkins (prima donna a dirigere super eroi) è
divertente nella sproporzione tra l'ambizione etica filosofica e il
gusto camp-vintage-kitch con cui si esprime, alzando il ridicolo dei
dialoghi di Allan Heinberg: «Che la forza sia con voi»."
(Maurizio
Porro, 'Corriere della Sera', 1 giugno 2017)
"(...) non sapremmo dire se con spirito femminista o meno - la Jenkins,
senza addentrarsi in cupi meandri pseudofilosofici, opta per una chiave
di racconto di ingenua semplicità. La sua Wonder Woman non sta lì a
porsi problemi esistenziali. Per lei il quadro è chiaro: la pace è
giusta, la guerra è sbagliata; quindi il suo compito è neutralizzare
Ares, il bellicoso dio della guerra figlio di Giove. (...) Come la sua
eroina la Jenkins procede impavida, mescolando con hollywoodiana
spensieratezza formale un Eden ellenico a un devastato scenario europeo
1917. Tuttavia il copione non manca di spunti divertenti, l'ingenuità di
recitazione della Gadot è in linea con il personaggio, Pine è al solito
brillante. Insomma, pop corn e bibita, le due ore scorrono piacevoli."
(Alessandra Levantesi Kezich, 'La Stampa', 1 giugno 2017)
"Sapiente coacervo di epica e di ironia, l'avventura trascina malgrado
qualche finale in eccesso."
(Paolo D'Agostini, 'La Repubblica', 1 giugno
2017)
"(...) il film è anche piacevole, si lascia vedere senza colpo ferire, è
grazioso, flessuoso e rassicurante come l'israeliana Gal Gadot, e che
volete, che vogliamo di più? Nulla, tocca accontentarsi in quota rosa
dell'assenza di sguardi (leggi: inquadrature) voyeuristici, erotizzanti
persino lascivi sulla Gadot, e per questo colpo alla botte 'femminista'
ecco arrivare un colpo al cerchio 'maschilista': le bionde, statuarie e
indomite Connie Nielsen e Robin Wright (...)."
(Federico Pontiggia, 'Il
Fatto Quotidiano', 1 giugno 2017)
"Da Monster a Wonder. C'è sempre una donna dietro tutto ciò. La 'woman'
in questione si chiama Patty Jenkins, geniale in passato per aver
imbruttito una magnifica Charlize Theron da Oscar ('Monster') e forse
ancora più brava, oggi, ad aver diretto come prima regista nella storia
del cinema un blockbuster cinecomic da 120 milioni di dollari impegnato a
imporre nell'immaginario collettivo una supereroina con film tutto suo:
'Wonder Woman'. Molti ricordano la serie tv leggermente pacchiana dei
70 (...) con la florida Lynda Carter. Adesso tocca all'ex modella
israeliana Gal Gadot (...). Questo è il film sulle origini della nuova
rilettura del personaggio nato nei fumetti Dc del 1941 dalla mente di
due maschi al secolo William Moulton Marston e Harry G. Peter. (...) Il
cuore della pellicola è una commedia ben scritta: la cocciuta ma
adorabile Diana Prince insegue Ares attorniata da maschietti a metà tra
l'atterrito e l'esaltato, costantemente indecisi circa la sanità mentale
di questa ragazzona mozzafiato. Dolce ed efficace anche la storia
d'amore con l'agente segreto yankee di un ispirato e umanissimo Chris
Pine (...). Gal Gadot? Non eccezionale nelle scene d'azione (il comparto
spettacolare è quello più zoppicante) ma vivace e spiritosa. (...)
L'opera della Jenkins è (...) frizzante e a tratti gioiosa. Ci voleva
una donna al comando per ingentilire il tetro universo della casa
editrice di Batman. Critica nordamericana non spaventata affatto, anzi
talmente eccitata da gridare quasi al capolavoro. Non è vero. Ma non
vediamo l'ora di ammirare ancora Diana in azione."
(Francesco Alò, 'Il
Messaggero', 1 giugno 2017)
"Piacerà certamente alla crescente schiera dei fan di Gal Gadot (ex miss
Israele, ex ufficiale dell'esercito, il che spiega la sua estrema
credibilità quando stende degli omaccioni a mani nude). Gadot a parte,
gli artefici del film (il produttore Snyder e la regista Patty Jenkins)
hanno fatto di tutto perché il prodotto non fosse inferiore agli altri
film tratti dai fumetti della DC comics. Oddio, qualcuno dei fan dei DC
obbietterà che in fatto di scontri apocalittici il film non dà
moltissimo. E qualcun altro che in genere non va matto per le
trasposizioni dalle nuvolette, storcerà il naso davanti a 'vilains' che
sono appunto da fumetto (caricaturali, a una sola dimensione). Però è il
caso di avvertire che 'Wonder Woman' molte cartucce del suo repertorio
le spara bene. L'ambientazione è azzeccata (bell'idea quella di averla
trasportata dall'originale del 1941 al 1918). Ed è molto molto gradevole
la scelta di aver pigiato sul pedale dell'ironia."
(Giorgio Carbone,
'Libero', 1 giugno 2017)
"Ci hanno messo 76 anni per fare un film sull'eroina DC Comics; tempo
sprecato. Una pellicola a tratti ridicola (lo scontro finale), scritta
male, con pessimi effetti speciali, che sciupa la bravura della bella
Gal Gadot."
(Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 1 giugno 2017)
"Se si batte un po' la fiacca tra scudo e spada dell'amazzone e le
trincee tedesche, è più divertente il gioco di costume&società nella
Belle Epoque dove i super poteri sono super parole. Fattura digitale
ok, produce lo Snyder di 'Batman v Superman'. Per la Gadot nuovo
tentativo di voltare da modella ad attrice."
('Nazione-Carlino-Giorno', 1
giugno 2017)